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STREGHE


Reading letterario liberamente ispirato a Le Streghe di Roald Dahl.
Realizzato grazie al Sistema Bibliotecario Nord Est Bresciano e alla Comunità Montana del Parco alto Garda Bresciano.

Drammaturgia e Regia di Manuel Renga

Liberamente tratto da “Le Streghe” di Roald Dahl

Con Sara Dho e Roberto Dibitonto

Musiche eseguite dal vivo di Roberto Dibitonto

 

 

 

SINOSSI

Abrahm è un ragazzino inglese che, a causa di un incidente si trova a vivere con la nonna norvegese. E proprio da un racconto della nonna viene a conoscenza dell’esistenza delle streghe.

Dopo averlo ben istruito su come riconoscerle, la nonna ritorna in Inghilterra con il nipotino per fargli continuare la scuola, ma una polmonite costringe l’anziana signora a dover andare qualche giorno sulla costa, per respirare aria di mare come suggerisce il medico.

Proprio nel meraviglioso hotel in cui nonna e nipote soggiornano, si riunisce il congresso annuale delle streghe d’Inghilterra con la presenza straordinaria della Strega Suprema in persona.

Sono guai per nonna e nipote, che lotteranno fino alla fine per impedire il realizzarsi del terribile piano delle streghe.

 

NOTE DI REGIA

“Streghe” mette in scena un’attrice che di volta in volta interpreterà tutti i personaggi della storia e un musicista che creerà attraverso l’utilizzo di molti diversi strumenti una narrazione sonora che accompagnerà, dialogherà o farà da contrappunto al racconto.

La scena, come nella migliore tradizione delle fiabe, si trasformerà inseguendo l’immaginazione del giovane pubblico, diventerà la casa della nonna in Norvegia per poi trasformarsi nel grande albergo sulla costa, fino a diventare un bel giardino inglese.

Particolarità di “Streghe” è il suo essere interattivo: il pubblico sarà chiamato a partecipare alla storia, ad imparare, ad interpretare di volta in volta personaggi diversi, a recitare anche, a cantare.

E’ previsto prima dell’inizio dello spettacolo un momento di laboratorio con alcuni ragazzi e con alcuni genitori, perché possano interpretare al meglio la loro parte.

 

“Streghe” è una storia meravigliosa, dolce, divertente, avventurosa, amara, importante perché parla dei bambini, delle loro paure ma anche di tutti noi, e delle streghe che dobbiamo affrontare ogni giorno.

Parla anche di diversità: è oggi più che mai necessario parlare di diversità, e di come essa sia una forza, una risorsa, sia l’origine della creatività che può salvare l’uomo.

Il protagonista, trasformato in un topolino, si ritroverà alla fine a chiacchierare con la nonna che gli chiederà:

“Sei sicuro che non ti dispiaccia essere un topolino per tutta la vita?”

E lui, con la più assoluta serenità e gioia risponde:

“Certo nonna! Non importa chi sei o che forma hai, l’importante è che ci sia qualcuno che ti vuole bene”.

Sta in tutti noi voler bene, aprire il nostro mondo alla gentilezza e sconfiggere la cattivissima strega suprema della discriminazione.

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