IL TENENTE E L'ASINO
di e con Manuel Renga
musiche dal vivo Francesco Lori
sguardo registico Valentina Malcotti
"Il rumore di una pallottola, quando colpisce entra, perfora la carne, senza chiedere il permesso. Quando il morso degli spari ti afferra è lui a deciderei tuoi movimenti, così come fa un marionettista che tende i suoi fili. Un attimo prima di trovare terra sembrava che danzassi."
Ragazzi! mi aspettate?! | 25 dicembre 1943, Cara nonna... | Io? Fermi tutti? proprio io? |
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Cadevano bianchi, lenti.... | Ho le mani piene del sangue del mulo | Io non canto! Io non scavo! |
Il nuovo! spettacolo! CHRONOS3! che! indaga! la! nostra! storia,! le! nostre! radici! racconta! di! Mario!Boldini,!aviere!scelto,!che!nella!notte!dell’8!settembre!1943,!nell’enorme!confusione! in! Italia! a! seguito! dell’annuncio! dell’armistizio! dato! da! Badoglio,! si! trova! a! dover! scegliere! se! raggiungere! gli! alleati! rischiando! di! essere! fucilato! dai! fascisti! come! disertore,! se! arruolarsi,! anche! di! malavoglia,! con! i! tedeschi,! se! nascondersi! e! tentare! di! salvare! la! pelle,! oppure!se!arruolarsi!con!i!ribelli,!i!partigiani!delle!montagne.!!
La!scelta!di!quest’ultima!strada!cambierà!la!sua!vita.!Momenti!divertenti,!come!il!suo!primo! addestramento! in! montagna! sotto! la! guida! di! Paolo! “ScavallaLcime”,! si! alternano! a! momenti! estremamente! drammatici! in! un! racconto! vivo,! tagliente,! crudo! e! poetico.!L’attore! è! solo! in! scena! e! ripercorre! la! vita! di! Mario! Boldini,! dall’incontro! con! la! “donna! dai! capelli! Corvini”,! alla! decisione! di! Perlasca! di! farlo! coordinatore! dei! gruppi! partigiani!tra!il!lago!di!Garda!e!il!lago!d’Idro,!fino!al!primo!avioLlancio!alleato!di!viveri!e!armi! in! territorio! bresciano.!Ma! un! errore! del! pilota! paracaduta! il! materiale! a! 5! km! di! distanza! dal! punto! prescelto,! vicino! al! paese,! rendendolo! facile! bottino! per! borghesi! e! contadini.! Boldini! è! costretto,! per! recuperare! armi,! vestiario! e! un importante apparecchio radio, a chiederne alla gente la restituzione, impresa che impone a lui e agli altri l’uso della violenza.
“Ve lo dico subito. Io non sono così. Io non volevo. Ma quel materiale era davvero importante. Io pensavo si dovesse forzare la mano, ma non riuscivo a decidere. Perlasca e Bettinzoli stessi ci imposero quella decisione. Così la notte seguente siamo costretti a ricorrere alla violenza. Siamo costretti, noi uomini che vogliamo liberare l’Italia dalle barbarie fasciste, siamo costretti ad alzare la voce, ad alzare i fucili. Quella notte non sapevo più chi ero. Mi sembra che tutto quanto fatto finora gli addestramenti, le canzoni, i giuramenti, le decisioni difficili siano nulla. Ma un ordine è un ordine in guerra.”
Mario Boldini, fu arrestato sul Monte Spino nel dicembre 1943. Dopo aver nascosto le armi con altri quattro partigiani, stava macellando un asino, per farne scorte alimentari da distribuire, quando una milizia fascista, avvisata da un’imboccata qualche giorno prima, li sorprende e arresta.Due giorni di interrogatori, ma Boldini non parla. Egli viene fucilato a Gargnano, dopo essere stato costretto a scavarsi la fosse con le proprie mani.
Boldini, uomo comune, attanagliato da paure e incertezze, si fa simbolo di coraggio, si fa eroe di liberazione.
“Maledetta la sia questa guerra Che m'ha dato sì tanto dolore. Il tuo sangue hai donato alla terra, hai distrutto la tua gioventù. Io vorrei scavarmi una fossa, seppelirmi vorrei da me per poter collocar le mie ossa solo un palmo distante da te.”